COMPORTAMENTI SCHIZOFRENICI DELLA GIUNTA MARRAZZO SUL SAN GIACOMO

25 giugno 2009

Apprendiamo con molta soddisfazione che la Giunta Marrazzo ha deciso la riapertura dell’Ospedale San Giacomo, nel territorio della Asl Rm/A.

Come Vice Presidente della Commissione Sanità del Senato della Repubblica mi sono battuto a fianco dei cittadini e dei comitati spontanei contro la chiusura del San Giacomo. Abbiamo presentato interrogazioni e interpellanze, abbiamo partecipato alle varie iniziative contro la chiusura dell'ospedale. Oggi, finalmente, con un comportamento schizofrenico, che crea un grave danno al sistema sanitario, la Regione Lazio ha deciso di trovare una nuova situazione per il San Giacomo. Avevamo ragione: il San Giacomo non andava chiuso.

Chi pagherà il danno erariale ai cittadini del Lazio, agli operatori sanitari, ai cittadini del centro storico che si sono visti scippare un ospedale senza alcun motivo, se non quello di essere arroganti con operatori sanitari e cittadini? Qualcuno dovrà rispondere di questi atteggiamenti schizofrenici che non sono garanzia di funzionalità per il servizio sanitario nazionale e regionale.

Anche il consigliere regionale Tommaso Luzzi, componente della Commissione Sanità della Regione Lazio, ha inviato oggi un fonogramma urgente al Presidente della Commissione affinché sia audito il Presidente Piero Marrazzo che deve illustrare le scelte che portano alla riapertura del San Giacomo. Era ora che quella struttura, che abbiamo difeso, fosse riconsegnata agli operatori e ai cittadini. Il comportamento della Giunta deve essere spiegato in Commissione Sanità. Lo aspettiamo per sapere perché qualche mese fa aveva deciso di chiudere il San Giacomo.

MONTAGUTI RASSEGNI LE DIMISSIONI

23 giugno 2009

L’attuale Direttore Generale del Policlinico Umberto I° di Roma, Ubaldo Montaguti, afferma: "Il Policlinico non è sicuro, andava chiuso 30 anni fa". Queste dichiarazioni hanno un qualché di catastrofico; il sopralluogo effettuato dai vertici regionali e dell’Azienda Policlinico Umberto I dimostra come i lavori, ultimamente effettuati per riordinare i 2 km e 700 metri di gallerie, non abbiano raggiunto la speranza di mettere in sicurezza quelle strutture. Prima di fare queste dichiarazioni il Dott. Montaguti deve chiedere alla propria consorte, Dott.sa Celin, e all’attuale Responsabile della Protezione Civile della Regione Lazio, Maurizio Pucci, come sono stati assegnati i lavori essendo tutti e due componenti della Commissione aggiudicatrice dei lavori stessi. Quale componente della Commissione d’Indagine parlamentare sul Servizio Sanitario Nazionale, chiederò domani al Dott. Montaguti di spiegarci i motivi per i quali ha considerato che il Policlinico Umberto I° andava chiuso 30 anni fa. Anche l’on. Tommaso Luzzi, componente della Commissione Sanità della Regione Lazio, ha annunciato che chiederà al Presidente della Commissione stessa di audire in via d’urgenza il Commissario politico e Vice-Presidente della Giunta, Esterino Montino, per sapere i motivi per i quali il Responsabile della Protezione Civile sia diventato anche il Commissario per i sotterranei del Policlinico Umberto I°.

GRAMAZIO: BERLUSCONI NON SARA’ COME IL PRESIDENTE LEONE

21 giugno 2009

"Ha ragione l’onorevole Clemente Mastella. Dietro al tentativo di delegittimazione di Silvio Berlusconi vedo una copia già vista di quello che accadde al Presidente della Repubblica Giovanni Leone. Non permetteremo che ciò avvenga, colpendo Berlusconi per costringerlo alle dimissioni. Le sinistre chiesero scusa a Leone vent’anni dopo, noi non intendiamo abbassare la guardia e non lasceremo solo il Presidente Silvio Berlusconi”.

NECESSARIO FARE CHIAREZZA SUI LAVORI ALL'UMBERTO I°

20 giugno 2009

I giornali di queste ore e di questi giorni sono pieni di articoli che riguardano ancora una volta i lavori al Policlinico Umberto I di Roma.

Questi sono i “lavori della vergogna”, un appalto di quattordici milioni di euro,di cui ne sono stati spesi solo tre, e con una ditta in subappalto, per la verniciatura dei tunnel e delle porte di accesso dove ne sono stati spesi solo 40.000. E’ ora che si risponda anche alle tante denunce alla Corte dei conti ed alla Procura della Repubblica.

Con il consigliere regionale Luzzi ho appreso che il responsabile della Protezione Civile della Regione Lazio è stato, o sarà nominato, dal Vice Presidente della Regione Lazio, Esterino Montino, commissario straordinario ai tunnel.

Mi chiedo se Maurizio Pucci è lo stesso Maurizio Pucci che faceva parte della commissione aggiudicatrice dei lavori, assieme alla dottoressa Celine, moglie del Direttore Generale del Policlinico Umberto I, Ubaldo Montaguti.

Fare chiarezza significa anche ed in primis nominare una commissione terza che possa indagare a nome della Regione Lazio mentre la Magistratura ha già provveduto intervenendo con il sequestro degli atti dei due chilometri e settecento metri di tunnel che collegano i padiglioni dell’Umberto I alle sale operatorie, gli ambulatori e tutti i servizi dell’Azienda Universitaria Ospedaliera.

Martedì 23 alle ore 14.00, il dottor Montaguti è stato convocato dalla Commissione di indagine parlamentare sul SSN: in qualità componente chiederò ufficialmente a Montaguti di riferirci euro per euro, tutte le spese sostenute e che non hanno messo in sicurezza i sotterranei del Policlinico Umberto I.

GRAMAZIO: LA LEGGE SUL TESTAMENTO BIOLOGICO SARA' APPROVATA

14 giugno 2009

La proposta di legge sul Testamento Biologico, presentata a nome del Governo dal prof. Raffaele Calabrò, ha provocato duri scontri all'interno delle forze politiche. Sul tema, ecco il mio pensiero nell'intervista realizzata da Francesco Provenzano.

D - E' in fase finale la discussione in Parlamento della Legge sul Testamento biologico. Quale la posizione del PDL e quali le scelte fondamentali?
R - Il Senatore Calabrò ha presentato la proposta di Legge sul Testamento biologico ed io sono stato dall'inizio favorevole alla stessa, presentata da Governo per prevenire quello che si definisce "omicidio bianco" al quale è stata sottoposta la povera Eluana. Vi è stato appunto uno scontro notevole in Parlamento. Sono convinto che non è compito della magistratura governare la vita degli individui e quindi il Parlamento ha l'obbligo di legiferare e di far rispettare le leggi. L'assenza di queste leggi sicuramente non è per colpa del centrodestra, è una responsabilità della passata gestione, direttamente dell'allora Presidente della Commissione Sanità ovvero il Senatore Ignazio marino che, invece di arrivare alla conclusione del dibattito, ha protratto le audizioni di tutti contro tutti.
D - Quindi i punti fondamentali della Legge Calabrò? E' una legge blindata?
R - Il Senatore Calabrò ha aperto un dialogo con le opposizioni, ha ascoltato i pareri di tutte le parti politiche durante il confronto in Commissione Sanità. Da attento conoscitore dei problemi affrontati, ha preso puntualmente considerazione dei suggerimenti proposti dagli interlocutori da apportare nelle modifiche alla legge stessa. Siamo convinti che questa legge non deve essere approvata solo dalla maggioranza di Governo ma deve essere sostenuta in tutti gli ambienti rappresentati in Parlamento e che si riconoscono nei valori della vita che comunque va sempre difesa.
D - Intendete con questa legge di poter garantire un trapasso tranquillo a coloro i quali sono alla fine della vita ed hanno bisogno di assistenza?
R - Sicuramente possiamo dire che il problema è stato affrontato con molta serietà nella nostra contrapposizione con le forze radicali e talebane. Sarà sempre garantita a tutti coloro che ne hanno bisogno l'alimentazione e l'idratazione che non sono e non possono essere considerati trattamenti terapeutici. La difesa della vita è la linea che sosterremo e chiameremo tutte le forze politiche ad impegnarsi in questo senso. Ritengo che questa legge sarà approvata e sarà anche un riferimento preciso per gli italiani mentre i magistrati dovranno far rispettare la legge nata in Parlamento.

RASSEGNA STAMPA

12 giugno 2009

ELEZIONI 2009

10 giugno 2009

Il commento al successo del PDL dopo i risultati elettorali delle Elezioni europee ed amministrative.

FRASCATI (RM), CHIUSURA CAMPAGNA ELETTORALE 2009

5 giugno 2009

Dal palco di Piazza Roma, a Frascati, per la chiusura della campagna elettorale delle elezioni amministrative il Senatore Domenico Gramazio interviene a sostegno della candidatura a Sindaco di Vincenzo Conte.

SOSTANZE TOSSICHE E NOCIVE NEGLI ESERCIZI COMMERCIALI. E' ORA DI UNA LEGGE. INIZIATIVA DI GRAMAZIO.

3 giugno 2009

Troppe volte ormai assistiamo inermi a sciagure indotte dall'ingestione di sostanze tossiche.

Troppe volte i cittadini restano intossicati dopo aver bevuto un sorso di soda caustica servitale per errore in un bar, al posto dell'acqua. Ogni persona deve essere tutelata il più possibile dai rischi di ingestione accidentale di sostanze altamente nocive.

Per questo ho ritenuto doveroso presentare la seguente proposta di legge, cofirmata dai senatori Antonio Tomassini PDL, Dorina Bianchi PD, Giuseppe Astore IdV, Michela Saccomano PDL, Raffaele Calabrò PDL, Maria Rizzotti PDL, Battista Caligiuri PDL, che sarà presentata in Senato il prossimo 10 giugno. Si tratta di un provvedimento importante che può risolvere definitivamente un rischio molto più grave di quanto si immagini. Sui giornali finiscono i casi eclatanti, ma gli episodi sono assai più frequenti, soprattutto ai danni dei più piccoli.

"Le sostanze caustiche sono sostanze in grado di distruggere o danneggiare gravemente per contatto i tessuti; tra queste sostanze sono inclusi vari acidi e basi. Composti detti comunemente caustici sono, ad esempio, l'idrossido di sodio, detto abitualmente soda caustica, l'idrossido di potassio, così come il nitrato d'argento, usato come antibatterico. L'ingestione di sostanze caustiche, sia accidentale che volontaria, determina gravi lesioni viscerali, spesso irreversibili, cui possono aggiungersi in qualche caso anche danni di altri organi. Allo stesso modo, l'inalazione di caustici può provocare gravi esiti alla mucosa nasale e a tutto l'apparato respiratorio. Ancora oggi la mortalità nei casi più gravi è estremamente elevata, specie se non vengono tempestivamente adottate una serie di misure diagnostiche e terapeutiche atte a prevenire la perforazione viscerale.

Un fenomeno molto preoccupante è rappresentato dall'ingestione o inalazione, da parte dei bambini, di sostanze caustiche, che avviene tra le pareti domestiche. Il presente disegno di legge intende imporre una serie di obblighi alle aziende produttrici prima, ai titolari ed ai gestori di esercizi pubblici poi, affinché il cittadino possa essere tutelato il più possibile dai rischi di ingestione accidentale di sostanze altamente tossiche non riconoscibili perché, per loro caratteristiche, incolori, inodori ed insapori. Tale rischio è causa primaria di numerosi incidenti gravi che si verificano tanto in ambiente domestico quanto in pubblici esercizi. Spesso le cronache riferiscono di gravi episodi come quello accaduto il 13 maggio u. s., quando il procuratore capo di Frosinone, Margherita Gerunda, è rimasta intossicata dopo aver bevuto un sorso di soda caustica servitale per errore in un bar, al posto dell'acqua.

Passando ad un'analisi dettagliata del presente disegno di legge, l'articolo 1 impone, alle aziende che producono e commerciano sostanze ad elevata concentrazione tossica, l'obbligo di dotare tali prodotti di caratteristiche cromatiche ed olfattive tali da renderli immediatamente distinguibili dall'acqua e dalle altre bevande. Devono, altresì, essere forniti di dispositivo di sicurezza per l'apertura e di un'etichetta recante il nome del prodotto e l'indicazione del tipo di sostanza nociva contenuta. L'articolo 2 rinvia ad un regolamento, che sarà adottato dal Ministro del lavoro, della salute e delle politiche sociali entro tre mesi dall'approvazione del provvedimento in esame, nel quale saranno definite le modalità cui dovranno attenersi le ditte produttrici nella dotazione dei prodotti delle caratteristiche cromatiche ed olfattive. L'articolo 3 impone una serie di prescrizioni ai titolari ed ai gestori di esercizi pubblici, aventi la licenza di somministrare bevande e generi alimentari. Le sostanze altamente nocive, utilizzate normalmente per l'igiene di superfici ed oggetti, debbono essere depositate e conservate in locali forniti di apposito spazio, provvisto di serratura e ben lontano dal punto vendita. La mancata osservanza degli obblighi imposti negli esercizi pubblici è punita gravemente, come specificato nel successivo articolo 4.

L'avvenuta distribuzione di sostanze ad elevata concentrazione tossica in luogo di bevande, infatti, oltre a costituire reato e, come tale, essere sanzionato ai sensi del codice penale e delle leggi speciali, può portare alle pene accessorie della chiusura, temporanea o definitiva, dell'esercizio, così come del ritiro della licenza, al titolare del locale, alla somministrazione di bevande e generi alimentari".

Ancora oggi la mortalità nei casi più gravi è estremamente elevata, specie se non viene tempestivamente adottata una serie di misure diagnostiche e terapeutiche per prevenire la perforazione viscerale. Un fenomeno molto preoccupante è rappresentato dall'ingestione o inalazione, da parte dei bambini, di sostanze caustiche, che avviene tra le pareti domestiche.

SI CHIUDA L'ESPERIENZA MONTAGUTI ALL'UMBERTO I°

1 giugno 2009

Non bastano e non sono sufficienti le dichiarazioni di esponenti della giunta regionale del Lazio, primo tra tutti il vice presidente Esterino Montino, che dichiara:
"Troppe cose non vanno, c'è da essere preoccupati per l’Umberto I".
Sull’argomento ho preso posizione, in qualità di vicepresidente della Commissione sanità del Senato della Repubblica, insieme all'onorevole Tommaso Luzzi, consigliere regionale e componente della commissione sanità della regione Lazio. Da diversi anni chiediamo che si intervenga sul policlinico Umberto I per risolvere l’annosa situazione creata dalla famiglia Montaguti nei riguardi dell’intera struttura: conflittualità permanente, contrapposizione con il mondo sanitario e con gli operatori sanitari regionali, una situazione di degrado generale che ha posto più di una volta alle attenzioni delle cronache dei grandi settimanali italiani il policlinico Umberto I. Solo adesso Montino si accorge che arrivano tante proteste sulla situazione generale del Policlinico e, mentre lui protesta e fa finta di protestare, Montaguti parla di una difesa da parte del Presidente della Regione Lazio, Marrazzo, che ha ribadito la sua piena fiducia nei riguardi del direttore generale. Ricordo che più di una volta, e anche nei prossimi giorni, Montaguti dovrà essere udito dalla Commissione d’indagine sul Servizio Sanitario nazionale per spiegare le innumerevoli cose che non vanno e le denunce che arrivano da parte delle organizzazioni sindacali nei suoi confronti. Insieme all'amico Tommaso Luzzi continueremo la battaglia contro questo degrado. Non s’illudano. Non ci sono protezioni nei confronti di Montaguti da parte dell’amministrazione comunale, nè tanto meno da parte di esponenti a tutti i livelli del Popolo della Libertà che con fermezza vogliono mandare a casa il dottor Montaguti, il suo staff e la sua famiglia.