ERGASTOLANI IN PERMESSO PREMIO!

8 luglio 2009

Siamo allo scandalo della giustizia sugli ergastolani. Quello che è avvenuto sul litorale laziale, sulla via Flacca, è stata una vera e propria azione di guerriglia. Ergastolani in permesso premio (chiederemo perché) organizzano un vero e proprio assalto ad uno dei tanti furgoni portavalori che vediamo quotidianamente muoversi per le nostre città, fra banche, uffici postali, supermercati e grandi centri commerciali. A bordo di questi mezzi, le cosiddette guardie giurate, spesso con contratti di lavoro che non ne riconoscono la professionalità, sono i primi a cadere sotto i colpi di una delinquenza che permette ai semiliberi di diventare vere e proprie organizzazioni a delinquere. Spesso perpetrando gli stessi generi di delitti per i quali furono arrestati ma, grazie alla legge Gozzini, riescono a beneficiare di licenze e semilibertà. Queste bande si organizzano proprio in carcere durante i brevi periodi di detenzione a cui i condannati vengono sottoposti. Da una parte Maurizio Piccirilli dall’altra Maurizio Gallo, segnalano sul quotidiano "Il Tempo" i personaggi che, come il capo della banda, coinvolti in colpi col morto sono in licenza premio, mentre il Sottosegretario all’ Interno, senatore Alfredo Mantovano, ricorda come bisogna evitare i cumuli di benefici che permettono ai tanti di essere in semilibertà od in permesso premio. Ricordo quante volte funzionari di Polizia, operatori delle forze dell’ordine, Ufficiali e Sottufficiali dell’arma dei Carabinieri spesso sono delusi e amareggiati dall’atteggiamento di taluni magistrati sempre pronti a scarcerare, a perdonare ed a non colpevolizzare quanti le forze dell’ordine assicurano alla giustizia, affermando rassegnati "li abbiamo arrestati, il magistrato li ha rimessi in libertà".

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