LEGGE ELETTORALE, IL LISTINO E' UN'ANOMALIA

24 luglio 2009

“Meglio tardi che mai, l’abolizione del listino quale premio di maggioranza porrà fine a uno strumento che è nato sbagliato e cresciuto peggio: è giusto e doveroso dire basta a chi diventa consigliere regionale senza prendere neanche un voto”. Condivido pienamente il parere del consigliere regionale Tommaso Luzzi sulla proposta di riforma delle legge elettorale in discussione in commissione Affari costituzionali e statutari alla Regione Lazio. Un’assemblea legislativa quale il Consiglio regionale deve essere composta da chi è stato investito dalla volontà popolare attraverso il voto. E’ giusto garantire la governabilità attraverso un premio di maggioranza, ma questo deve avvenire nel rispetto della volontà degli elettori e non con un “pacchetto” di nomi confezionato altrove. Allo stesso tempo, ritengo indispensabile sia uno sbarramento al 5% per chi presenta una lista ed un ulteriore sbarramento al 4% per una coalizione, sia l’incompatibilità per sindaci e assessori di comuni sopra i 10.000 abitanti. Una legge elettorale senza pecche non esiste, ma dobbiamo avere la fermezza di dire basta ad un’anomalia che premia chi non si sottopone alla prova più grande di democrazia: il voto.

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