PIU’ VISITE E MENO LETTERE ALL’OSPEDALE S. SEBASTIANO DI FRASCATI

28 settembre 2009

E’ questo l’invito bonario che Marco Boldrini, Coordinatore del CIS dei Castelli Romani rivolge al Sindaco di Frascati Stefano Di Tommaso. Nei giorni scorsi il Sindaco ha finalmente parlato alla stampa dicendo di aver scritto al Commissario Straordinario dell’Azienda USL Roma H "sollecitando per conoscere i tempi di ripristino della piena attività delle sale operatorie dell’Ospedale S. Sebastiano". Immaginiamo l’imbarazzo dello stesso Commissario che, sicuramente avrà risposto, ma in via ufficiosa. Tutto ciò perché quando il Sindaco si è deciso a scrivere, senza, peraltro, accertarsi preventivamente del reale stato dei lavori, gli stessi nelle sale operatorie erano stati già completati, consegnati e resi operativi prontamente dal personale della Camera Operatoria. Ugualmente dicasi per quanto riguarda il Pronto Soccorso dove i lavori sono quasi ultimati, pertanto possiamo dire, per quanto è a nostra conoscenza, che anche questa sollecitazione è arrivata decisamente fuori tempo. C’è da dire che queste situazioni sono state osservate molto tempo prima che l’amministrazione comunale in carica se ne rendesse conto: insieme all'amico e consigliere regionale Tommaso Luzzi abbiamo svolto diversi sopralluoghi per verificare il decorso dei lavori e ci siamo adoperati affinchè gli stessi lavori si concludessero quanto prima. Ci sono alcune questioni importanti che debbono essere affrontate: la situazione dei parcheggi intorno a tutta l’area dello stesso Ospedale S. Sebastiano, la verifica di una proposta del CIS per la costruzione di un parcheggio multipiano e la soluzione viaria a valle dell’Ospedale. In quell’area, soprattutto in alcune ore della giornata, si crea un ingorgo inestricabile in corrispondenza del semaforo, incrocio via Tuscolana con via Enrico Fermi, con grave disagio per i cittadini, e il blocco del traffico provoca grave difficoltà anche per le ambulanze che devono accedere all’Ospedale. Quando si affronteranno queste situazioni? Noi, per quanto ci riguarda, siamo pronti a collaborare nell’interesse della cittadinanza. A margine di questa vicenda, le allarmanti dichiarazioni del sindaco Di Tommaso portano fuori strada anche una encomiabile associazione di cittadini, Co.di.ci, che si associa alle dichiarazioni del Sindaco, non sapendo che alcune delle situazioni sollevate erano già state risolte.

IL S. GIACOMO DEVE TORNARE OSPEDALE DEL CENTRO STORICO

La manifestazione dell’altro giorno, promossa da operatori sanitari e cittadini del triangolo del centro storico di Roma, ha chiesto a gran voce che l'ospedale S. Giacomo torni ad essere un ospedale inserito nel centro storico della città.
Insieme all’On. Tommaso Luzzi, Consigliere Regionale e componente della Commissione Sanità della Regione, ho incontrato una delegazione di operatori dell’ex Ospedale S. Giacomo accompagnati anche dai rappresentati di alcune associazioni di cittadini del centro storico. Durante l’incontro abbiamo chiesto ai rappresentanti, regionali e nazionali del Pdl, di sostenere con chiarezza il ritorno del S. Giacomo ad Ospedale del centro storico.
Lo storico Ospedale S. Giacomo, sito nel cuore della Capitale, fu chiuso il trentuno ottobre del 2008 , con decreto del Presidente della Giunta Regionale e Commissario Ad acta Piero Marrazzo, creando una situazione di conflitto con tutti gli operatori oltre che con i cittadini del centro storico. L’annuncio di queste ultime ore in cui si dichiara l’imminente avvio di riqualificazione dell’Ospedale è stato percepito con imbarazzo da quanti desiderano che il S. Giacomo torni ad essere l’Ospedale del centro storico. Marrazzo ha fatto male i conti male, infatti parla sì di una ristrutturazione della struttura; ma in Commissione Sanità non è stato ancora presentato nessun progetto relativo al ruolo della struttura all’interno del Servizio Sanitario Regionale.
Comprendo le istanze degli operatori che intendono tornare ad essere impegnati seriamente per la riqualificazione del S. Giacomo, una struttura che e’ stata declassata ed abbandonata all’incuria avendo addirittura costruito un ambulatorio di cui nessuno ha mai usufruito.
E' ora che si faccia chiarezza e si dica realmente che cosa si intende fare del S.Giacomo, ricordando che è una donazione con specifica funzione ospedaliera, ogni altro atto è contro la donazione e contro una struttura ricca di storia tradizione e soprattutto professionalità.

NUOVO DIRETTORE GENERALE ASP: PREMIO ALLA PROFESSIONALITA’

23 settembre 2009

Ho letto alcune affermazioni rilasciate da esponenti regionali contro la nomina a larghissima maggioranza, della Dott.ssa Guasticchi, quale Direttore Generale dell’ASP della Regione Lazio. Mi dispiace dover ricordare a quanti non conoscono il bando, che una Commissione tecnica di altissimo livello, presieduta dal Rettore Magnifico dell’Università di Roma, Prof. Frati e composta dai Professori Splendori e Scapicchio, ha redatto per il Consiglio di Amministrazione dell’ASP la scheda delle competenze dei quindici partecipanti al bando per la nomina del Direttore Generale.
Fra quei 15, il Consiglio di Amministrazione ha scelto in piena libertà ed autonomia contro qualsiasi suggerimento “esterno” o qualsiasi pressione politica, il migliore dei candidati, che non a caso è una donna Dirigente del Servizio Sanitario capace e di altamente professionale. Quindi il mio voto, su richiesta del Presidente del Consiglio di Amministrazione Senatore D’Ubaldo, è stato positivo e sono fiero di aver contribuito all’elezione di un Direttore Generale che ha le capacità, la competenza e la voglia di far bene per l’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio e per tutto il sistema Sanitario.

PRONTI A RENDER NOTE LE SCHEDE TECNICHE

C’è qualcuno che chiede di conoscere i curricula dei quindici partecipanti al bando e credo che se il Presidente D’Ubaldo mi autorizzerà sarò disponibilissimo a far controllare le schede tecniche preparate dalla Commissione presieduta dal Prof. Luigi Frati.
Come già annunciato dal Presidente D’Ubaldo il Consiglio di Amministrazione sarà convocato nei prossimi giorni con all’Ordine del giorno, probabilmente, le dimissioni dello stesso Presidente D’Ubaldo. Con ciò il Consiglio dovrà provvedere alla nomina del nuovo Presidente dell’ASP. Ci auguriamo che , anche su questo, non ci siano pressioni esterne e tentativi di delegittimare il ruolo autonomo del Consiglio di Amministrazione così come stabilito dall’Atto Costitutivo e dalla Legge Regionale che ha dato vita all’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio.

GUASTICCHI NUOVO DIRETTORE GENERALE DELL’ASP-LAZIO SANITA’

Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica ha provveduto alla nomina del nuovo Direttore Generale dell’ASP della Regione Lazio: è la Dott.ssa Gabriella Guasticchi che ha ottenuto una larga maggioranza di preferenze da parte del Consiglio di Amministrazione.
Anche il consigliere regionale Tommaso Luzzi, componente della Commissione Sanità della Regione, è soddisfatto perchè è terminato il lungo braccio di ferro tra il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica e i vertici della Regione Lazio: l’ASP ha un nuovo Direttore Generale, una donna intelligente, capace e preparata.
"Voglio ricordare - dice Luzzi - come la Dottoressa Guasticchi sia stata, nei quattro anni della gestione che vedeva Presidente Domenico Gramazio, la più stretta collaboratrice del presidente dell’ASP assumendo anche la carica di Coordinatore e di Direttore Scientifico dell’ASP stessa".
La nomina, voluta da quattro su cinque dei Consiglieri di Amministrazione, ha avuto il voto del sottoscritto, del Presidente Lucio D’Ubaldo, dell’Avv. Nicola Ottaviani e del Dott. Arturo Castrillo; mentre solo il Consigliere D’Avach ha votato per la nomina a Direttore Generale del Dott. Carlo Perucci. Il Consiglio di Amministrazione ha poi deciso all’unanimità che il contratto della Dott.ssa Gabriella Guasticchi decorra dal 28 del mese di settembre e che sia quinquennale come prevede lo Statuto dell’Agenzia di Sanità Pubblica . Un braccio di ferro all’interno del Consiglio di Amministrazione, che ha visto contrapposti quanti volevano che la nomina del nuovo Direttore Generale fosse al di fuori e al di sopra degli schieramenti politici. C’è stato chi fino alle ultime ore ha tentato di bloccare questa nomina; tra i vari tentativi, quello del Presidente Marrazzo che ha cercato di delegittimare il ruolo di Consiglieri dell’ASP del Senatore Lucio D’Ubaldo nonchè del sottoscritto perchè ambedue parlamentari , forse al fine delegittimare lo stesso Consiglio per arrivare alla nomina di un Direttore Generale vicino alle posizioni del Vicepresidente della Giunta Regionale Esterino Montino.

IL MINUTO DI SILENZIO PER I CADUTI DI KABUL. QUALI INIZIATIVE INTENDE PRENDERE LA GELMINI?

Ho presentato un’interrogazione al Ministro dell’Istruzione Gelmini sul rifiuto da parte di alcuni dirigenti scolastici di far rispettare il minuto di silenzio in onore dei sei caduti della Folgore. Tre sono le scuole della Capitale, l’istituto Iqbal Masih, il Pietro Maffi e il Guglielmo Marconi. Ho comunque voluto ringraziare il Ministro per la grande sensibilità con cui si è immediatamente scusata con i familiari dei caduti chiedendole però quali iniziative intende compiere nei confronti di questi dirigenti scolastici.

CONTINUANO I DISSERVIZI DELLA ASL RM/H

22 settembre 2009

Si è diffusa in queste ultime ore la notizia dello sfratto esecutivo imposto alla sede del C.I.M. (Centro di Igiene Mentale) del Distretto H3, collocato in Via Francesco Baracca a Ciampino, a causa di morosità dei canoni per un ammontare di ben 50.000,00 euro. Lo rende noto l’On. Luzzi, Consigliere Regionale del Lazio e Membro della Commissione Sanità della Regione Lazio. Voglio ricordare che attualmente la ASL RM/H non avrebbe ancora individuato una nuova sede per il C.I.M. che è un presidio di assistenza per quanti soffrono di disagi mentali offrendo servizi Psico-psichiatrico-riabilitativi.
Tutto ciò crea innumerevoli preoccupazioni ai i cittadini del Distretto H3 che si vedrebbero privati di un così importante servizio e lascia perplessi tutti noi visto che la Giunta Marrazzo diceva di compensare la riduzione delle attività ospedaliere con l’aumento dei servizi sanitari di assistenza Distrettuale. Qual è la strategia della Giunta Marrazzo?

DALLA FESTA TRICOLORE DI SACROFANO UN APPELLO ALL'UNITA' DEL CENTRODESTRA

21 settembre 2009

Concludendo la IX° Festa Tricolore di Sacrofano, davanti a più di 1.500 persone, ho voluto rivolgere un appello all’unità non formale ma sostanziale di tutto il centrodestra. E’ fondamentale l’incontro tra Silvio Berlusconi e Gianfranco Fini per rimettere in moto tutto il centrodestra, anche in funzione delle future Regionali.
Insieme al me sul palco, il Coordinatore regionale del PDL del Lazio Piso, il Consigliere Regionale del Lazio Luzzi, l’Eurodeputato Potito Salatto, il Vice capogruppo del PDL in Campidoglio Luca Gramazio, il sindaco di Sacrofano Casagrande ed altri 15 sindaci della provincia di Roma.
Ho voluto porgere anche l’accento sulle future candidature del PDL alla Regione Lazio, ribadendo il NO a veti incrociati, ma subito un programma sul quale poi disegnare la candidatura del PDL alla Regione.

L’OSPEDALE DI MARINO VA POTENZIATO, NON DECLASSIFICATO

18 settembre 2009

Come già precedentemente annunciato, con l’On. Tommaso Luzzi, membro della Commissione Sanità della Regione Lazio, oggi mi sono recato presso l’Ospedale di Marino .
Abbiamo visitato la struttura con particolare riguardo alla ristrutturazione ed al potenziamento di alcuni reparti oltre ad incontrare gli operatori sanitari e i cittadini utenti del nosocomio.
Ancora una volta vogliamo difendere il ruolo dell’Ospedale di Marino nel contesto dei Castelli Romani, contro qualsiasi taglio di posti letto, contro il tentativo di depotenziare la struttura messo in atto dalla Regione invitando i dirigenti della struttura di concludere l’accordo con l’Università di Tor Vergata per la costituzione di un reparto misto Università-Regione capace di potenziare il Reparto di Ginecologia e Neonatologia.
L’accordo prevede il trasferimento, nell’Ospedale di Marino, di un reparto di Ginecologia e Neonatologia dell’ Università di Tor Vergata; con ciò il nosocomio avrebbe tutte le carte in regola per diventare Dea di secondo livello. La creazione di questo reparto a Marino classificherebbe l’Ospedale come centro di alta professionalità, ciò richiamerebbe sicuramente i cittadini del comprensorio dei Castelli che si trovano ad aver bisogno di tale servizio. In questo modo si permetterebbe di raggiungere inoltre quanto stabilito dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per quanto riguarda i parti. Mi auguro che questo accordo sia raggiunto al più presto a modo che la struttura abbia quella professionalità di cui c’e’ bisogno.
L’On. Luzzi si è poi soffermato in maniera particolare sui sistemi di emergenza, sull’accettazione del Pronto Soccorso sottolineando la necessità di lavorare per riattivare il Pronto Soccorso H24 di cui non solo sente la necessità la città di Marino ma anche quella di Ciampino. Nei prossimi giorni sono previste una serie di manifestazioni finalizzate a rafforzare l’impegno già profuso del PdL affinchè l’Ospedale sia potenziato.
Siamo in testa alle iniziative manifestanti dei prossimi giorni in quanto da sempre abbiamo difeso questo nosocomio a differenza di qualcuno che, prima si asteneva sull’atto aziendale presentato dalla Dirigenza della ASL che penalizzava l’Ospedale, oggi ci troviamo innanzi alle conseguenze.

REVOCARE SUBITO I PROVVEDIMENTI RESTRITTIVI CONTRO LE STRUTTURE ACCREDITATE DEL SERVIZIO SANITARIO REGIONALE

17 settembre 2009

Nella giornata di oggi, presso gli uffici della Pisana, assieme al collega e amico, l’On. Tommaso Luzzi, Componente della Commissione Sanità della Regione Lazio, ho incontrato i rappresentanti sindacali delle organizzazioni dei lavoratori che operano nelle strutture accreditate del Servizio Sanitario Regionale.
Nell’incontro i rappresentanti sindacali hanno reso noto come nel blocco del Piano Ospedaliero Regionale non si sia provveduto a revocare anche tutti gli accordi che tagliano posti letto alle strutture convenzionate ed accreditate. A tal proposito abbiamo assicurato un nostro intervento nei confronti della Regione a modo che quest’ultima provveda a revocare tutti i provvedimenti presentati insieme al Piano Ospedaliero con il taglio dei posti letto.
Il piano Ospedaliero è rientrato, il Governo della Regione Lazio non intende portarlo avanti e fa pagare solo alle strutture accreditate il costo di una situazione che è fuori controllo. La Regione, in prima persona, deve avere il coraggio di riaprire una trattativa che metta sul tavolo il complesso problema delle strutture accreditate, che con gli accordi hanno subito un pesante taglio di posti letto. Tra qualche giorno cominceranno i licenziamenti di quanti operatori del Servizio Sanitario lavorano in case di cura accreditate alle quali la Regione ha chiuso gli accreditamenti.
E’ ora che questo tavolo venga riaperto al fine di garantire funzionalità, posti di lavoro, e per far si che nell’insieme del Sistema Sanitario, ci sia spazio per la professionalità di quanti operano all’interno delle strutture accreditate.

NON ESISTONO RICATTI DA PARTE DEL MINISTRO SACCONI

15 settembre 2009

Ancora una volta le forze politiche che sostengono la Giunta Marrazzo danno letteralmente i numeri. E’ chiaro che il Governo vuole dalla Regione Lazio fatti e non parole. Il Piano Ospedaliero cozza con i reali interessi sia degli operatori sanitari che degli utenti del Servizio Sanitario del Lazio. La Giunta Marrazzo deve avere la determinazione di dare vita ad un Piano Regionale Sanitario che comprenda sì le strutture pubbliche, ma anche quelle accreditate del Servizio Sanitario Regionale che sono anch’esse a tutti gli effetti strutture Pubbliche. Fino ad oggi il Governatore Marrazzo anche nel suo ruolo di commissario ad acta non ha mantenuto questi impegni. Per quanto riguarda affermazioni circa il ricatto politico messo in atto dal ministro Sacconi posso ancora ribadire che non c’è nessuna volontà ricattatrice né da parte del governo né tanto meno da parte del Ministro Sacconi, sempre disposto ad aprire un dialogo costruttivo sui temi della Sanità con la Regione Lazio. A chi parla di ricatti ricordo che i veri ricatti sono quelli che avvengono tra le forze politiche che sostengono Marrazzo e che immobilizzano l’intera Giunta Regionale.

LA COMMISSIONE SANITA’ DELLA REGIONE, DA DISCO VERDE ALL’ASP PER LA NOMINA DEL DIRETTORE GENERALE

Nell’audizione odierna della Commissione Sanità della Regione Lazio, presieduta dall’On. Luigi Canali, è stato udito il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica che per bocca del Presidente, il Senatore Lucio D’Ubaldo, che ha spiegato le prassi del bando di concorso per la nomina del nuovo Direttore Generale dell’ASP. I Consiglieri Regionali Tommaso Luzzi, Vincenzo Saraceni e Donato Robilotta hanno difeso il ruolo istituzionale e la piena autonomia del CdA dell’Agenzia di Sanità Pubblica che nel pieno rispetto della norma, del regolamento e delle leggi sta procedendo alla nomina del nuovo Direttore Generale, osservando professionalità e competenze. Al termine dell’audizione il Presidente dell’ASP, ascoltati i Consiglieri presenti, ha convocato il Consiglio d’Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica per la nomina del nuovo Direttore Generale lunedì prossimo alle ore 13:00 nella sede istituzionale dell’ASP.

NELL’ASP NESSUNA INCOMPATIBILITA’

Anche oggi, in apertura della Commissione Sanità, l'on. Mariani ha sollevato criteri di incompatibilità nei riguardi del senatore Lucio D’Ubaldo e del sottoscritto, Domenico Gramazio, rispettivamente Presidente e Consigliere d’Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica. E' doveroso riportare, a tale proposito, quanto a dichiarato l'amico e consigliere regionale Tommaso Luzzi: "Voglio ricordare - ha detto Luzzi - che l’incompatibilità denunciata dal presidente Marrazzo non esiste in quanto entrambi i senatori sono stati dichiarati compatibili dalla Commissione Speciale del Senato per la loro carica di Consiglieri dell’ Agenzia di Sanità Pubblica. Ancora una volta Marrazzo e Mariani hanno fatto una pessima figura dimostrando la loro superficiale conoscenza di Normative e di Competenze Costituzionali".

LA REGIONE LAZIO NON AMA IL SANTA LUCIA

13 settembre 2009

Ho presentato un’interrogazione urgente al ministro del Welfare, Maurizio Sacconi, in cui si chiede di sapere cosa egli intenda fare affinché il Presidente della Regione Lazio, Piero Marrazzo, disponga il pagamento delle pendenze della Regione con la Fondazione Santa Lucia sia per quanto concerne i rimborsi per le prestazioni erogate sia per i circa 470 mila euro che a tutt’oggi l’EBRI deve alla stessa Fondazione. Chiedo inoltre al Ministro come intenda far rispettare alla Regione Lazio l’ordinanza del Consiglio di Stato dell’01/07/2008 che ha sancito l’ingiustificata esclusione della stessa Fondazione dallo stanziamento di 450 milioni di euro a favore di strutture pubbliche e private ad alta specializzazione e complessità, nelle quali rientra proprio il Santa Lucia. La Fondazione Santa Lucia è una struttura efficiente, ha tutti i requisiti in regola ma gli unici a non accorgersi di ciò, penalizzandone anche i lavoratori, sono il Presidente della Regione nonché Commissario, Piero Marrazzo, e il suo vice, Esterino Montino, che decisamente non amano il Santa Lucia.

CESARE BATTISTI, IN GIOCO IL RUOLO DELL'ITALIA

9 settembre 2009

Siamo all’epilogo per quanto riguarda la concessione dell’asilo politico dell’assassino pluriomicida Cesare Battisti.
Il governo italiano che ha fatto tutti i passi necessari arrivando anche ad uno scontro istituzionale con il governo brasiliano che, nel contesto generale di una scelta politica lo ha portato ad essere negli anni il rifugio dorato di terroristi europei e latinoamericani. La Corte Suprema brasiliana che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione formulata dal governo italiano è un organismo fortemente politicizzato, dei nove membri che ne fanno parte e che hanno il titolo di ministri, quattro obbediscono direttamente al “Superpresidente” Lula. Mentre il Presidente della Corte stessa è fermamente convinto che bisogna concedere l’estradizione. Le affermazioni di questi giorni e quelle dei mesi precedenti del pluriomicida e terrorista Cesare Battisti, ci indicano come questo personaggio si senta più che tranquillo, perché la sinistra internazionale ed i gruppi di potere brasiliani gli avrebbero già garantito un’immunità totale. Se la Corte Suprema dovesse concedere a Cesare Battisti quella immunità che la Francia di Mitterand aveva concesso ai terroristi di sinistra italiani ed a quelli spagnoli dell’ETA, ci troveremmo davanti ad un paese, il Brasile, che non riconosce la giustizia ed i tribunali italiani che hanno condannato per ben quattro omicidi il terrorista rosso Cesare Battisti. Ne sarebbe offeso anche il ruolo internazionale dell’Italia così ben condotto anche durante il recente G8, e con essa anche il pronunciamento della Corte Europea che ha, con chiarezza, ribadito che i delitti commessi dal pluriomicida Cesare Battisti, sono di esclusiva natura criminale e non politica. Mi auguro quindi che la giustizia possa trionfare, la nostra richiesta di estradizione rientra nel pieno diritto di una Nazione che vuole far rispettare il libero giudizio espresso dalla nostra Magistratura che ha condannato in modo definitivo un pluriomicida non pentito come Cesare Battisti. Se il Brasile dovesse riconoscere a Cesare Battisti l’asilo politico così come richiede la sinistra nazionale ed internazionale, per quanto mi riguarda e credo riguardi anche tutti quei parlamentari, ministri, alte cariche istituzionali, uomini di cultura, dello sport e delle arti che, firmando l’appello lanciato dal quotidiano Il Tempo, hanno chiesto il rispetto della giustizia, dovremo chiedere al nostro governo di rispondere ad un atto tanto infamante con azioni mirate a non permettere che insulti del genere possano ripetersi in futuro.

AGENZIA DI SANITA’ PUBBLICA DEL LAZIO, NULLA DI FATTO PER LA NOMINA DEL NUOVO DIRETTORE GENERALE

8 settembre 2009

Il Consiglio di Amministrazione dell’Agenzia di Sanità Pubblica del Lazio si è riunito per procedere alla nomina del nuovo Direttore Generale e per una modifica allo statuto. La modifica allo statuto, proposta dal presidente Lucio D’Ubaldo, serviva a garantire la funzionalità del Consiglio di Amministrazione in mancanza del Direttore Generale.
Dopo un ampio e approfondito dibattito, il Presidente d’Ubaldo ha ritirato la proposta vista la mia ferma opposizione assieme a quella del collega Nicola Ottaviani, in rappresentanza del PdL, allo stravolgimento delle regole statutarie.
Si è proceduto quindi alla consegna delle schede inerenti i candidati alla Direzione Generale dell’ASP. Si è tentato in extremis, e si tenta ancora di rinviare sine die la nomina di Direttore Generale dell’ASP. La consegna oggi delle schede dei quindici candidati impongono al Consiglio di Amministrazione nel breve giro di una settimana di essere riconvocato per stabilire chi sarà il nuovo Direttore Generale. Accettiamo questa proroga di una settimana solo per evidenziare la necessità di approfondire le schede preparate dalla commissione dei saggi, ma non saremo disponibili ad ulteriori ritardi. Oggi abbiamo fatto saltare una operazione che avrebbe portato sicuramente l’Agenzia di Sanità Pubblica a non avere un Direttore Generale. Si è riconfermato per altri trenta giorni, così come voleva il Presidente della Regione Lazio Marrazzo, il ruolo del Direttore Generale Claudio Clini. Abbiamo votato contro, perché riteniamo che questo sia un atto che serve a coprire irregolarità compiute durante l’ultimo periodo dalla Direzione Generale dell’Agenzia di Sanità Pubblica della Regione Lazio.

CONVOCARE SUBITO COMMISSIONE D'INCHIESTA SU SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE

4 settembre 2009

Come componente per il Pdl della Commissione d'indagine sull'efficacia e l'efficienza del Servizio Sanitario Nazionale ho chiesto nei giorni scorsi la convocazione della Commissione Speciale. Davanti al silenzio del presidente della Commissione stessa, senatore Ignazio Marino, più impegnato nel dibattito congressuale all'interno del Pd e nel lanciare apprezzamenti moralistici nei riguardi di personalità del governo nazionale e di direttori di grandi quotidiani nazionali, non si è accorto, quale presidente di una Commissione speciale che, nel passato mese di agosto e nei primi giorni di settembre, sette cittadini italiani ricoverati d'urgenza in strutture italiane sono deceduti per mala sanità. E' di ieri l'ultimo caso, di quella bambina, colpita da tumore alla testa. Nessuno dei medici chiamati a visitarla in una struttura ospedaliera si è accorto della sua grave situazione. E' ora che la Commissione d'indagine sia convocata e chiedo pertanto al presidente del Senato, Renato Schifani, di invitare formalmente il senatore Ignazio Marino a convocare urgentemente la Commissione che è stata istituita con decreto dal presidente del Senato. Se detta convocazione non sarà effettuata, con le prerogative che ha il presidente del Senato sciolga la Commissione stessa che non ottempera alle disposizioni del decreto istitutivo. Decreto che le chiede specificamente di indagare sull'efficienza del Servizio Sanitario, cosa che il presidente Marino non ha inteso fare perché troppo occupato nella corsa come "terzo incomodo" nella corsa alla segreteria del Pd.

PIANO OSPEDALI, SI PUO RIAPRIRE ANCHE IL FORLANINI

1 settembre 2009

Ci voleva il Piano emergenza Ospedali nel Lazio contro l’influenza A, a far capire che l’Ospedale Forlanini non va abbandonato ma piuttosto riutilizzato, specialmente la sezione recentemente ristrutturata che può fornire posti letto in funzione antinfluenzale. In qualità di vice-presidente della Commissione Sanità al Senato, insieme all'onorevore Tommaso Luzzi, Consigliere Regionale del Lazio, mi auguro che la Regione voglia raggiungere con la Federazione dei Medici di Medicina Generale un accordo che sia il più operativo possibile, a modo che l’intera struttura degli studi medici sia pronta a rispondere alle esigenze del territorio quando si troverà a dover effettuare le vaccinazioni. Entrambi dunque concordiamo con il Prof. Ferdinando Aiuti nel mantenere uno stato di tranquillità e siamo d’accordo con quanto affermato dal Ministro Gelmini: non serve rinviare l’inizio dell’anno scolastico. Le Strutture Sanitarie della nostra Regione, se attivate in tempo, possono rispondere professionalmente e tecnicamente alle esigenze che verranno nei prossimi mesi.