MAGGIORE SICUREZZA PER LE FARMACIE DELLA NOSTRA REGIONE

16 dicembre 2009

Occorre attuare un piano per una maggiore sicurezza delle farmacie di Roma e del Lazio e di tutti i cittadini che ne usufruiscono, a seguito delle numerose rapine avvenute nelle ultime settimane, e condannare ad una giusta pena chi si rende responsabile di questi atti inqualificabili. Così afferma l’On. Tommaso Luzzi, consigliere regionale PdL.
Anche io sono convinto che le misure di sicurezza sono ridotte al minimo e a farne le spese sono gli operatori delle stesse farmacie e tutti i cittadini che da qualche tempo vivono nella paura di acquistare farmaci. Dall’inizio di dicembre ad oggi sono stati sei i colpi messi a segno da questi criminali, che fortunatamente, sono già stati consegnati alla giustizia. Le farmacie sono fondamentali per una giusta erogazione del servizio sanitario del territorio, nei quartieri delle grandi città o nei paesi di provincia. I dati degli ultimi anni sono preoccupanti: infatti secondo un’indagine condotta dell’Ordine Provinciale dei farmacisti, tra il 2005 e il 2008 oltre il 60% delle farmacie nella Capitale avrebbe subìto una o più rapine. Bisogna che le istituzioni della nostra Regione lavorino di comune accordo per la soluzione di questo problema, garantendo una maggiore sicurezza per le farmacie, per chi ci lavora e per tutti i cittadini.

OSCURARE SUBITO I SITI CHE ESPRIMONO SOLIDARIETÀ A TARTAGLIA

14 dicembre 2009

Chiedo l'immediato oscuramento di quei siti o gruppi nei quali si esalta, su internet, la vile aggressione al Presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. Mi auguro che la magistratura e le autorità di Polizia intervengano immediatamente con l’oscuramento dei siti che esaltano l’aggressione a Silvio Berlusconi. Chiedo, inoltre, che siano deferiti all’autorità giudiziaria quanti gestiscono questi siti e tutti coloro i quali si “esaltano” dichiarando la loro solidarietà al pazzo Massimo Tartaglia.

FINALMENTE ESCE FUORI LA VERITÀ SUL CASO DELL’UTRI

11 dicembre 2009

Le dichiarazioni rilasciate oggi, durante il processo, dal boss mafioso Graviano confermano che Dell’Utri è stato incriminato ed è perseguitato solo perché è stato ed è uno degli uomini di fiducia di Silvio Berlusconi. All’amico, senatore Dell’Utri, voglio rivolgere un saluto e l’ìmpegno: a Gennaio devi parlare in una piazza di Roma per confermare la tua estraneità alla mafia.

SI RIPRENDA L’EROGAZIONE GRATUITA DEI PRODOTTI APROTEICI

9 dicembre 2009

Si riprenda l’erogazione gratuita dei prodotti aproteici ai pazienti con l’insufficienza renale cronica che, diversamente, vedrebbero aumentare i propri disagi. E’ quanto afferma in una nota il Consigliere regionale PdL Tommaso Luzzi che intendo sostenere in questa iniziativa.
Migliaia di pazienti infatti sono penalizzati da provvedimenti che non creano un sostanziale risparmio della spesa sanitaria della nostra regione. Alle sofferenze fisiche dei pazienti affetti da questa patologia e dei loro familiari si è aggiunto questo assurdo Decreto commissariale, che è solo l’ennesimo atto a discapito dei cittadini. E’ davvero inconcepibile pensare che in alcune regioni italiane, come la Liguria, ci siano pazienti che possono usufruire dell’erogazione dei prodotti aproteici gratuitamente mentre nella regione Lazio ciò non avviene più. I pazienti devono avere gli stessi trattamenti. Tutto ciò è frutto di cinque anni fallimentari di governo regionale del centro-sinistra, caratterizzati da una gestione sanitaria scriteriata fatta solo di promesse mai mantenute, di continui tagli e prese in giro a danno di migliaia di operatori sanitari e di chi cerca cure adeguate e assistenza. Il Commissario politico, abusivo, Esterino Montino invece di continuare ad illudere tutti con dichiarazioni fantasiose passi, una volta per tutte, a fatti concreti e provveda quanto prima a far riprendere l’erogazione gratuita di questi prodotti.

DONNA OPERATA A ROMA E TRASFERITA IN ABRUZZO: ALTRO CASO DI MALASANITÀ LAZIALE

3 dicembre 2009

Il caso della signora romana che, qualche tempo fa, operata a Roma nel reparto di neurochirurgia del San Giovanni, è stata trasferita in Abruzzo a causa della mancanza di un reparto specialistico post-coma, evidenzia la carenza del sistema sanitario regionale che noi denunciamo da tempo, e che ormai tutti i giorni danneggia i cittadini del Lazio. Lo dichiara in una nota il Consigliere Regionale PdL Tommaso Luzzi che sosterrò in ogni sua iniziativa a riguardo.
Questa signora era in stato vegetativo e c’era urgente bisogno di un reparto specialistico, in grado di fornirle la giusta assistenza e le cure del caso; purtroppo però la drammatica situazione in cui versa la sanità laziale ha reso necessario il trasferimento in Abruzzo, con le successive difficoltà anche del marito negli spostamenti per essere accanto alla donna. Voglio ricordare che quando la Regione Lazio era governata dal Centro-Destra, moltissimi pazienti da altre regioni venivano a farsi curare nel nostro territorio: oggi, invece, si è costretti a trovare cure adeguate lontani dalle strutture laziali, molte delle quali chiuse, sia esse pubbliche o private, fortemente penalizzate da una pessima gestione sanitaria. Anche il Tribunale dei Diritti del Malato ha lanciato un appello su questa vicenda, ma non ci sono state reazioni né dai vertici regionali, che oggi gestiscono in maniera abusiva la sanità del Lazio, né tanto meno dalla Asl di appartenenza, la Rm/C. Insomma è stato negato il diritto dei pazienti ad essere assistiti all’interno del proprio Comune. Ma oltre al danno, purtroppo c’è stata anche la beffa: il marito della povera signora, infatti, ha dovuto pagare anche il trasferimento della donna da Chieti in una piccola struttura di San Martino al Cimino, piccola località del viterbese, molto più vicina a Roma. E’ inammissibile e vergognoso che l’uomo abbia dovuto sborsare 750 euro (450 per l’ambulanza e 300 per l’assistenza del rianimatore), pagando un disservizio altrui. Avrebbe diritto quanto meno ad un risarcimento. I cittadini ormai sono stufi di questa e di altre centinaia di episodi e di essere presi continuamente in giro da un governo regionale che sta gestendo in maniera vergognosa, e ripeto abusiva, la sanità regionale.