Siamo all’epilogo per quanto riguarda la concessione dell’asilo politico dell’assassino pluriomicida Cesare Battisti.
Il governo italiano che ha fatto tutti i passi necessari arrivando anche ad uno scontro istituzionale con il governo brasiliano che, nel contesto generale di una scelta politica lo ha portato ad essere negli anni il rifugio dorato di terroristi europei e latinoamericani.
La Corte Suprema brasiliana che dovrà decidere sulla richiesta di estradizione formulata dal governo italiano è un organismo fortemente politicizzato, dei nove membri che ne fanno parte e che hanno il titolo di ministri, quattro obbediscono direttamente al “Superpresidente” Lula. Mentre il Presidente della Corte stessa è fermamente convinto che bisogna concedere l’estradizione.
Le affermazioni di questi giorni e quelle dei mesi precedenti del pluriomicida e terrorista Cesare Battisti, ci indicano come questo personaggio si senta più che tranquillo, perché la sinistra internazionale ed i gruppi di potere brasiliani gli avrebbero già garantito un’immunità totale.
Se la Corte Suprema dovesse concedere a Cesare Battisti quella immunità che la Francia di Mitterand aveva concesso ai terroristi di sinistra italiani ed a quelli spagnoli dell’ETA, ci troveremmo davanti ad un paese, il Brasile, che non riconosce la giustizia ed i tribunali italiani che hanno condannato per ben quattro omicidi il terrorista rosso Cesare Battisti. Ne sarebbe offeso anche il ruolo internazionale dell’Italia così ben condotto anche durante il recente G8, e con essa anche il pronunciamento della Corte Europea che ha, con chiarezza, ribadito che i delitti commessi dal pluriomicida Cesare Battisti, sono di esclusiva natura criminale e non politica.
Mi auguro quindi che la giustizia possa trionfare, la nostra richiesta di estradizione rientra nel pieno diritto di una Nazione che vuole far rispettare il libero giudizio espresso dalla nostra Magistratura che ha condannato in modo definitivo un pluriomicida non pentito come Cesare Battisti.
Se il Brasile dovesse riconoscere a Cesare Battisti l’asilo politico così come richiede la sinistra nazionale ed internazionale, per quanto mi riguarda e credo riguardi anche tutti quei parlamentari, ministri, alte cariche istituzionali, uomini di cultura, dello sport e delle arti che, firmando l’appello lanciato dal quotidiano Il Tempo, hanno chiesto il rispetto della giustizia, dovremo chiedere al nostro governo di rispondere ad un atto tanto infamante con azioni mirate a non permettere che insulti del genere possano ripetersi in futuro.
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